22 ott 2012

C'è.

C'è che son passati 36 giorni da quando ho finito di lavorare.
C'è che le "ferie" superiori a 2 settimane non sono mai riuscita a gestirle.
C'è che gli annunci di offerte di lavoro sono sempre e solo call-center pro-negrieri.
C'è che quando rispondo agli annunci di lavoro, ed ho tutti i requisiti, non mi richiamano.
C'è che mi chiedo dove finiremo di questo passo se tutti perderemo il lavoro.
C'è che più penso perchè l'azienda dove lavoravo sta chiudendo, e più mi chiedo come facciano a dormire tranquilli chi ha favorito questa caduta a picco.
C'è che ex colleghi che ti sembravano amici, ora sono peggio di sconosciuti.
C'è che amavo alla follia il lavoro che facevo.
C'è che ho perso tanta salute per il lavoro che amavo alla follia.
C'è che ho 36 anni ed un punto interrogativo sul mio futuro.
C'è che di solito non mi piango addosso, ma da quel dì è un continuo crollo.
C'è che ogni giorno, c'è un C'E'.
Sempre.

20 ott 2012

Se sei in salute sei fastidiosa.


Dialogo ad un funerale.

Altra: "Ohhhh come stai?"
Io: "Bene grazie, e tu?"
Altra: con tono seccato "Ma tu dici sempre che stai bene!"
Io: "Se vuoi ti dico che ho una malattia, così ti rendo felice."
Altra: .......silenzio.

Morale: se stai bene, rendi infelici gli altri.

5 ott 2012

Gara di malattie, chi arriva 1mo non è il più fortunato




Stamattina sono andata ad ufficializzare il mio status di "senza soldi": ... al patronato per la domanda di disoccupazione. Non quella con i requisiti ridotti, bensì quella massiccia, ordinaria.
Non ero mai stata al patronato, ma è stato come accendere la tv: scene di emigrati di colore, russe con capigliature da 3 piani di morbidezza, adulti i cui capelli avevano litigato con lo shampoo e concorrenti alla gara delle malattie.
Quando si sta in coda si fa incetta di tante esperienze di vita, alcune di queste non vorremmo nemmeno apprenderle. Quella a cui ho assistito stamattina era una competizione sulle malattie. Riporto fedelmente i dialoghi perchè fortunatamente ero munita di blocco notes.

  • 1mo concorrente (uomo): Io ho il diabete, retinopatia ipertensiva e glaucoma e appena mi sveglio prendo 5 pastiglie + l'insulina! Eh...cosa crede....

  • 2ndo concorrente (donna): E io ne prendo 6! E l'insulina la fa mio figlio 4 volte al giorno!!!

pausa....boccata di sigaretta....

  • 2ndo round 2ndo concorrente: In testa ho una vasculopatia e c'ho la depressione!

Ok Ok....passatemi le cartelle cliniche, il vincitore è.......suspance.....
Ops! Peccato è arrivato il mio turno! Giocatevela ai dadi la vittoria!!


Tolkien e la ricerca di lavoro

J.R.R. Tolkien
da "Lo Hobbit"

"Scassinatore cerca buon lavoro eccitante e ragionevolmente remunerativo"



...cavolo, c'è crisi anche nella Terra di Mezzo!

2 ott 2012

Io. Disoccupata che son io. Disoccupata che non sono altro.

...soldi in tasca non ne hoooooo, ma lassù un posto ce l'ho anch'iooooooo!!!!
Beh? Ho o non ho l'X Factor nel sangue??!??!
Stasera mi sono strappata alle mura domestiche per andare ad una festa paesana in una località poco distante da dove abito, per venerare Santa Vitalia. Quando ho raccontato a mio padre della meta della mia uscita non ha perso tempo nel dirmi: <<Si si vai ed entra pure in chiesa a dire un'Ave Maria a Santa Vitalia....anche perchè sarà una delle poche Madonne a cui ancora non ti sei rivolta!>> 

Grazie papà. 
Crudo.
Spiccio.
Diretto.

Le feste paesane sprigionano nell'aria odori molesti: panini, patatine fritte e cipolla world.
Io da questi odori molesti volevo essere avvolta, avviluppata e inzuppata, perchè io ANELAVO quel panino! 
Dopo un breve monologo verso me stessa e le ammonizioni di chi vuole usare il bastone e la carota, prendi accordi con il mio corpo che, qualora avessi permesso l'ingresso di quel cibo nel mio corpo, avrei dovuto raddoppiare la durata della camminata. Ok affare fatto........panino wurstel e cipolla con salse gggggggrazieeeee! Mia sorella riesce a spuntare la contrattazione anche per dividere una porzione di patatine fritte.


C'erano i Nomadi. A me non piacciono. Non mi piace sentire prosa cantatata.

Visto l'orario ed il sonno che si sta impadronendo delle sinaspsi del mio cervello, mi preparo per dormire. Prima però volevo farci conoscere il mio nuovo amico: Loppo. 

E' un simpatico ranocchietto, investito con giuramento, che sarà custode dei miei libri fantasy.
Un bellissimo regalino inaspettato che mi camminava nella spalla sinistra, facendomi trasalire vedendolo di scatto.
Un regalo di mio cognato, che mi ha fatto tornare bambina a quando i genitori compravano un giochino ai loro bimbi per ricordare la festa a cui erano andati.
Un dolce tuffo nel passato, dove mi sono sentita coccolata e sognante.
Per un ranocchio.
Con un ranocchio.

Bellissima serata, al diavolo i cattivi pensieri per stanotte.
Ho il frog-guard io adesso. Tzè!


1 ott 2012

Caccia al ribasso

Ora posso farlo.
Ora ci riuscirò meglio.
Ora avrò tutto il tempo per concentrarmi.
Per cosa?
Ma per la ricerca del prezzo al ribasso!
Stamattina sono partita per la mia gita quotidiana per le faccende burocratiche e non da sbrigare.
Nel mio pellegrinare stamattina sono inciampata sulla Conad...volevo del cioccolato al latte BUONO.
No no tranquilli, fate rientrare l'unità di crisi, so che sono a dieta. In realtà cercavo del cioccolato perchè vorrei cimentarmi nella realizzazione di alcuni piccoli cioccolatini da creare tramite stampo in silicone.
Nello scaffale c'era lui, il mio preferito: Milka, il lilla che invoglia! E mi invogli si per 0,72 centesimi a tavoletta da 100 gr!!! Gradisco! Gradisco!
Giusto per non fare la maleducata vi riporto la foto di gruppo. Come sempre: dietro i più alti, davanti quelli inginocchiati.


Spettegolare è umano, non ascoltare è diabolico

 Il bagaglio genetico della maggior parte delle donne comprende una buona dose di "predisposizione all'ascolto". Il verbo ascoltare, nell'accezione più divertente del termine, è piacevolmente esplicabile dal tavolo del tuo vicino, in un locale.

 Stasera ho "esplicato" il mio ascoltare in un locale di specialità tunisine, che adoro particolarmente, sia per gli ottimi piatti che per la simpatia di chi ci lavora. Dietro di me un gruppo di 3 ragazzi che parlava di lavoro. Ragazzi la cui somma delle età a malapena arrivava a 50, ciuffo talmente alto la cui ombra occupa troppo suolo pubblico (e di conseguenza tanta TOSAP) ed accento tipicamente montato di chi crede di aver grande esperienza dopo aver finito di leggere Topolino qualche ora prima.

Voglio regalarvi due preziosi interventi:
 - la ragazza, parlando probabilmente di un'amica che si accingeva a cercar lavoro, forse voleva elencare qualcosa:  "Prima di tutto che [..omissis...], Secondo di tutto che tuo marito c'ha un'impresa!" Riportato fedelmente;

- uno dei due ragazzi, probabilmente il più saggio dei due, in un improbabile dialogo immaginario con un datore di lavoro: "Se non mi fai fare il lavoro che mi piace, minimo me ne rimango a casa!"

C'è comunque una morale: Agitare sempre e bene i neuroni prima dell'uso.

30 set 2012

Pizza al sangue

Dialogo fresco fresco che fila fila.

Location: la mia pizzeria preferita

Io: "mi scusi, possiamo ordinare?"
Cameriera: "un attimo, le chiamo la CAPOSALA"
Io: "[...]"

........ho chiesto una pizza, non gli esami del sangue.

Ps: quando ho pagato il conto per fortuna non era un.....salasso!....Però non mi hanno detto se ho il colesterolo-polistirolo alto. Uh.


28 set 2012

In attesa di miracoli

Ieri avevo appuntamento con il mostro: la bilancia, visita dalla dietologa.
Erano passate 3 settimane dall'ultima "pesata" ed ho avuto terrore perchè questo periodo ha coinciso esattamente con la mia ultima settimana lavorativa e con le mie prime 2 settimane da disoccupata. Non ho sbranato il tavolo in questo lasso di tempo, ma non ho nemmeno seguito tutto alla lettera. Mi sono concessa qualche sgarro. Soprattutto lunedì quando ho avuto una bruttissima notizia.
Ormai però ci siamo, di certo non posso perdere peso in quei 5 minuti in cui sono nella sala d'aspetto.

Arriva la mia ora, rapporto della bilancia: -1,5kg. la dietologa è contentissima, io avrei voluto una perdita maggiore ma sapevo di non poter pretendere troppo. Mi dice una cosa giustissima, seppur difficile da praticare: pur avendo perso "il mio lavoro" ora devo "lavorare sul mio corpo". Ma io sono sempre stata un po' allergica al movimento che non fosse quello della mia mascella.
Proprio giorni fa ho acquistato su Spartoo le Easy Tone Reenew per camminare, e mi dice essere ottime per questo scopo.

Driiiiiiin oggi sono arrivate e vi scrivo dopo aver iniziato 3 km di camminata per un tempo pari a 30 minuti. Sto un pochino meglio...e non è ipnosi. Certo c'è tanta strada da fare....ma di certo ora non ho problemi di tempo, si tratta solo di instaurare un ottimo rapporto con la signorina COSTANZA.

Ps: c'è che mica cammina cammina mi diventa il sedere come quello della pubblicità???? Naaaaaaaaa i miracoli solo a Lourdes!

26 set 2012

CSL: Centro Servizi Lavativi

C'è un posto dove prima o poi, tutti gli appestati come noi, si ritrovano.
E' il CLS, Centro Servizi per il Lavoro, ex Ufficio di Collocamento...come se cambiare il nome cambiasse la sostanza. Che poi, si danno pure la zappa ai piedi: Centro Servizi presuppone veramente l'erogazione di servizi, e tu sai di andare in un posto dove ti aiutano, ma non è così.
L'ultima mia visita risaliva ad aprile del 2007 e ho trovato qualche cambiamento. Ci sono sempre i pannelli led dove dovrebbe apparire il numero su ogni sportello, ma tutto questo pacchetto tecnologico è stato sostituito dalla presenza di 2 bodyguard dell'impiego.


Prassi: si rimane in fila e al proprio turno vieni accolta da una ragazza "in pigiama" in piedi ed un "rifugiato politico" seduto. Quest'ultimo, al mio "Buongiorno avrei bisogno di una informazione" lui mi risponde con aria persa "Eh". Come inizio niente male. Mi consegna il modulo per iscrivermi nuovamente ed un numeretto che chiameranno le impiegate.

Mi siedo nella sala d'aspetto affianco ad una coppia che probabilmente stava per concepire un pargolo, incuranti di tutto. Probabilmente il loro computer-per-il-concepimento oggi era di colore rosso: accoppiamoci....in tutti i laghi in tutti i fiumi. Valerio Scano Docet.

Una volta compilato il modulo mi sposto nelle poltroncine per coloro che sono sospesi ed aspetto il mio turno, non prima di aver studiato tutta la situazione circostante. C'è un bancone lunghissimo con dei vetri infrangibili e, aldilà del vetro quelle figure mitologiche un po' impiegate, un po' streghe, che dovrebbero aiutarti.

Ognuna esce dalla sua caverna, si affaccia nella hall ed inizia ad elencare dei numeri: "chi ha il 29? 30? 31? 32? 33?" con la stessa rapidità di un preistorico velociraptor. Risultato: si sono alzati tutti ed inizia la ressa per sapere chi è il numero 20, chi il 30, chi il 31 e così via. Tutto questo ogni volta che ognuno finisce con un utente. Consideriamo anche il fatto che ogni impiegata non conosce il numero dell'utente che ha la collega di fianco, quindi sistematicamente interrompe la discussione alla collega "Scussssa Mariella che numero hai preso?" ...uhm....silenzio...intervengo: "il numero di quella che gradirebbe iniziare il disbrigo della propria pratica senza interruzioni"....girata di tacchi...silenzio.

Prima che venisse chiamato il mio numero vorrei segnalare che la "S"ignora in questione stava abilmente e sfacciatamente sonnecchiando anzichè chiamare un altro utente. La mia vicina di poltrona, a metà fra Natalie Portman dopo la cura e Sara Tommasi durante la cura, rumina e mi dice "Oh ma quella dorme? Oppure è morta e non lo sa?!"...mi avvicino dalla lavativa e vedo che si stava vuotando il portafoglio dagli scontrini. La fisso. Niente, incurante. Mi giro verso la venere del centro servizi e le dico "Non voglio disturbarla, è troppo impegnata a farsi i fatti suoi"....si arrabbia....si avvicina lei a destare la bella addormentata dello scontrino.

Comunque.
Ricevo una bellissima doccia fredda. Non mi spetterà nemmeno la mobilità in deroga dopo la disoccupazione, perchè l'ultimo contratto avuto era un tempo determinato.
Se potesse tramutarsi in realtà, tutto quello che ho augurato al mio responsabile (che parolone responsabile) e alla grattachecca della titolare, a quest ora sarebbero agli inferi mangiati dai vermi. Ho augurato loro le cose peggiori che una mente umana possa partorire.

Son tornata a casa...guidando in una sorta di ipnosi. 
Mio padre dice che la ruota girerà e che anche loro avranno la punizione per le loro cattiverie.
A me basterebbe anche solo che li pressasse la ruota del Mulino Bianco tra un sorriso e l'altro mio e dell'amico Banderas. 
Muori sano....torna alla natura con la pressa del Mulino Bianco!!!!